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D12 |
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D12 WORLD |
Dopo due anni filati di successi strepitosi, dopo aver messo il mondo alle sue ginocchia, dopo essere diventato più potente di Bush e più temuto di Osama, è naturale sbagliare un colpo. Eminem ha sempre creduto molto nei D12, ha cercato di metterli sotto gli stessi riflettori che lo illuminano, gli ha fatto fare i primi passi nello show biz, ma i suoi cinque compagni di avventura non hanno mai dimostrato di saper camminare da soli. Per questo motivo “D12 World” è un album molto più importante per la carriera di Swifty, Kuniva, Bizarre, Proof e Kon Artis che per Eminem stesso.
Il risultato è un fallimento. “D12 World” è un album troppo prolisso (ben settantotto minuti) con pochi pezzi forti e tanta fuffa. A onor del vero l’album parte davvero bene con Eminem in grande forma che rappa alla velocità della luce sulla base inquietante di “Git Up”; ma le atmosfere cupe che calzano a pennello a 50 Cent, non sono il pezzo forte dei D12. I testi sono blandi e già sentiti (pur nella loro volgarità) e bisogna aspettare “My Band” prima di sentire qualcosa di buono; il testo autoironico e il ritornello irresistibile di Eminem lo rendono uno dei singoli hip-hop più belli di quest’anno. Sfortunatamente non c’è nulla alla sua altezza nel resto del cd: “D12 World” prodotta da Kanye West è carina, come la potente “Get My Gun” e “American Psycho II” che vede alla produzione Dr Dre e alla voce B-Real dei Cypress Hill. Tutto il resto è noia.
A venirne fuori bene è decisamente Bizarre, che probabilmente si sta preparando ad una carriera solista, grazie al suo “slow-flow” e a quella sua ironia di cattivo gusto, talmente malata da essere divertente. Infatti, a differenza di “Devil’s Night”, Bizarre rappa una strofa in tutte le canzoni e in “Just Like You” si tiene tutta la scena per sé. Eminem invece, proprio come in “Devil’s Night”, appare solo sporadicamente e non è mai né divertente né pungente come nei suoi album solisti.
Secondo me il primo album dei Dirty Dozen, nonostante contenga un’ironia di pessimo gusto e sia in alcuni punti moralmente deplorevole (non fatevi beccare con la traduzione dei testi sulla scrivania), è davvero divertente , mentre questa seconda pubblicazione non è così ben confenzionata; insomma la parte migliore di “D12 World” l’avete già sentita; è in tutte le radio, su tutte le tv… “’cause I’m the lead singer of my Band… My band.. My band…”
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Voto: 5 |
Casa Discografica: Interscope |
Sito Internet: www.d12online.com |
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Oliver Dawson |
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10/05/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Git Up
02. Loyalty
03. Just Like U
04. I'll Be Damned
05. Dude (Skit)
06. My Band
07. U R the One
08. 6 in the Morning
09. How Come
10. Leave Dat Boy Alone
11. Get My Gun
12. Bizarre (Skit)
13. Bitch
14. Steve's Coffee House
15. D-12 World
16. 40 Oz.
17. Commercial Break
18. American Psycho 2
19. Bugz 97
20. Good Die Young
21. Keep Talkin
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DISCOGRAFIA |
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2001 Devil's Night
2004 D12 World
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