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SQUAREPUSHER |
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ULTRAVISITOR |
Quando si ha a che fare con Squarepusher si inizia subito dicendo che Tom Jenkinson sia un genio del lap-top oppure un pazzo, considerazione che però dopo aver ascoltato attentamente il suo nuovo “Ultravisitor”, bisogna assolutamente cambiare. Si perché con questo suo lavoro Squarepusher non può più considerarsi un autore di musica elettronica e basta, ora lui è pronto ad essere annoverato tra i geni della musica contemporanea e jazz.
Espressione assoluta di vitalità “Ultravisitor” si distacca dal passato concedendo spazi al jazz puro e crudo ottenuto soprattutto dal suonare il basso (strumento con cui Tom Jenkinson è un vero virtuoso) in un modo che riesce a portare alla mente folli/geni del passato come Zappa e Pastorius ma anche del presente come Zorn. “Ultravisitor” è un disco completo ed unico di una bellezza abbagliante ma nascosta, non uno di quei dischi che ascolti la prima volta e ti sconvolgono, ma uno di quelli che apprezzi piano piano, che bisogno gustare e capire, proprio come capita alle opere d’arte.
15 tracce ineccepibili ed eclettiche, dinamiche e scontrose che si arrampicano con successo su pareti lisce come specchi, questo è “Ultravisitor”, di certo un disco non facile ma che minaccia di divenire un punto di riferimento per tutto quello che la musica elettronica contaminata e contaminante offrirà in futuro. Ambient, terrorismo elettronico di certo non mancano all’appello come anche stropicciature hip hop astratte, ma quello che è l’elemento in più è il jazz e la creatività che Squarepusher dona all’ascoltatore che si ritrova trasportato in luoghi musicalmente inediti fatti di soli per chitarra acustica, per basso elettrico slappato, e delicatissimi paesaggi d’avanguardia pure che riportano alla mente Thelonius Monk e Miles Davis.
Geniale in ogni suo aspetto il disco è una continua scoperta ed una continua sorpresa, sembra un labirinto in cui invece di cercare un’uscita si rimane a guardare che cosa succede mentre le pareti a specchio cambiano la loro posizione e le immagini dei puzzle si scompongono e ricompongono tornando sempre ed immancabilmente ad assumere forme nuove e ben definite anche se difficili da mettere a fuoco.
Un album bellissimo, fascinoso come pochi, per una volta un vero e proprio viaggio nella psiche di un artista complesso ed in continua evoluzione. L’ennesima conferma della genialità visionaria del talento di Squarepusher e della label che lo rappresenta, la Warp.
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Voto: 10 |
Casa Discografica: Warp Records/Self |
Sito Internet: www.warprecords.com |
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Jarno |
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22/03/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Ultravisitor
02. I Fulcrum
03. Lambic 9 Poetry
04. Andrei
05. 50 Cycles
06. Menelec
07. C-Town Smash
08. Steinbolt
09. An Arched Pathway
10. Telluric Piece
11. District Line II
12. Circlewave
13. Tetra-Sync
14. Tommib Help Bus
15. Every Day I Love
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DISCOGRAFIA |
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1996 Feed Me Wierd Things 1997 Hard Normal Daddy 1998 Music Is Rotten One Note 1999 Selection Sixteen 2000 Go Plastic 2002 Do You Know Squarepusher 2004 Ultravisitor |
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