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N*E*R*D |
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FLY OR DIE |
Era troppo facile per Pharell & Chad decidere di fare un disco che fosse il frutto delle loro infinite e plurimilionarie produzioni. Era troppo facile realizzare un disco pieno di ospitate, di facile ascolto, radiofonico, da alta posizione in classifica…
Era troppo facile.
La scelta di Pharell, mente pensante, personaggio eccentrico e golden boy e Chad, l’altra metà riservata, l’uomo del suono e della consolle, è stata quella di realizzare un disco che sperimentasse una nuova strada per l’hip hop, anche se è limitante definire questa musica solo hip hop. Una strada ancora mai percorsa, difficile da comprendere, difficile da interpretare per i più.
La scelta di uscire non sotto il nome decantato dei Neptunes ma con l’acronimo N*E*R*D. insieme al terzo amico di vita, il rapper Shae, è significativo e da tutto lo spessore creativo di questi ragazzi della Virginia.
N*E*R*D. sta per "No One Ever Really Dies”, cioè ‘nessuno muore mai veramente’.
“Siamo i Neptunes e N*E*R*D. è ciò che facciamo. È la nostra vita. N*E*R*D. è un credo fondamentale. Le energie delle persone sono composte dalle loro anime. Quando si muore, quell’energia può disperdersi ma non viene distrutta. L’energia non può venire distrutta”. Così spiega Pharell la scelta dei N*E*R*D.
Una scelta coraggiosa già sperimentata qualche anno fa con l’uscita di “In Search Of…”, disco ai tempi poco capito ma che ultimamente è stato riscoperto, ripubblicato ed ha ottenuto grande riscontro. “Fly or Die” è il proseguo di quell’inizio, un disco di svolta, uno di quelli che può lasciare un segno indelebile nella storia della musica.
Idee ed energia allo stato puro che diventano musica senza essere contaminate da regole e etichette. Suoni e melodie che pescano ispirazioni e non imitazioni qua e la nel mondo della musica. Dal pop dei Beatles al rock anni ’60, dagli Zeppelin e alle sperimentazioni prog, al funk alla Prince e alla new wave, passando dal rap old skool fino al r&b più mieloso e modaiuolo.
Dodici visioni sonore dalle liriche che perlustrano le ansie, bizzarrie, pulsioni e aspirazioni dell’adolescenza, per poco meno di un ora e che catapultano in una nuova dimensione sin dalle prime chitarre ruvide e dannate della traccia iniziale “Don't Worry About It”, brano a cavallo tra Prince e Robert Plan.
La caratteristica delle canzoni dei N*E*R*D è quella di avere più anime. Nello stesso brano possono tranquillamente convivere melodie stilistiche diverse che perfettamente si armonizzano al groove prodotto da Pharell & Chat e alle loro liriche.
...Mommy, daddy, I know you love me / but if bad grades... Playstation ... restriction, you take it from me / but God forbid that something goes wrong, you call the Police/ well, guess what I found in the drawer of daddy's", canta Pharrell nella title track “Fly Or Die”, pezzo che a tratti ci fa venire in mente i Beastie Boys più infighettati e stilosi.
La successiva “Jump” è una delle perle creativi di questo disco: rap su base rock ariosa, ben ritmato e battente che cambia continuamente pelle al ritmo della voce di Pharell.
Geniale è anche la successiva “Backseat Love”, funk ruvido con un retro gusto ricco di ispirazioni rock anni ’70.
“She Wants To Move” super hit single luciferina e sensuale mette il sigillo alla prima parte del cd. Quasi potrebbe bastare per gridare al capolavoro ma è solo il preludio….
Pop tenue iniziale che si trasforma in chitarre rotte e organetti e batteria quasi guardando i Police è “Breakout”, mentre la successiva “Wonderful Place” è solare, fischiettata, raffinata e morbida anche nella sua conclusione acustica. La doppia “Drill Sergeant” rockettino semplice che profuma di anni ’80 e tribale ballad, mentre “Thrasher” è forse il brano più hip hop del disco.
Per concludere “Maybe”, tessuto pop-rock che arriva diretta dagli anni ‘70, uno dei pochi pezzi con ospitate (Lenny Kravitz alla chitarra e ?uestlove dei The Roots alla batteria), la bellissima anima new wave di “The Way She Dances” e la morbida finale “Chariot Of Fire”.
Difficile scegliere il brano migliore. Un disco che ci è piaciuto dall’inizio alla fine, senza attimi di noia e di ripetitività. Senza dubbio un disco di rottura, come poteva essere stato “Purple Rain” di Prince, che segna preciso una nuova strada per l’hip hop ma non solo ….
Grandi visioni…Capolavoro !!! |
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Voto: 10 |
Casa Discografica: Virgin |
Sito Internet: www.n-e-r-d.com |
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Marco De Crescenzo |
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22/03/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Don't Worry About It
02. Fly Or Die
03. Jump feat. Joel Madden and Benji Madden
04. Backseat Love
05. She Wants To Move
06. Breakout
07. Wonderful Place
08. Drill Sergeant
09. Thrasher
10. Maybe
11. The Way She Dances
12. Chariot Of Fire
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DISCOGRAFIA |
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2002 In Search Of...
2004 Fly or Die
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