I Silverchair sono un trio australiano al loro quarto album, il primo però per l'Atlantic Records. Nonostante una decennale carriera sono ancora molto giovani.
Nati sulla scia del grunge, la loro musica si è progressivamente evoluta fino ad arrivare ad includere archi, pianoforte e melodie molto più vicine ai Queen e ai Beatles che ai Nirvana. Nel 1995, il loro album di debutto, "Frogstomp", vendette 2.500.000 copie in tutto il mondo e i Silverchair divennero l'unica band australiana insieme agli Inxs ad avere un album nei Top 10 della classifica dei più venduti in America.
Con " Diorama ", Daniel Johns continua nelle sue sperimentazioni, aggiungendo pezzi acustici e, in alcuni casi, orchestrazioni barocche. Un disco che stupirà di sicuro.
Questo lavoro segna un’ulteriore crescita stilistica della band, che nel corso degli anni ha saputo plasmare uno stile proprio, rendendolo sempre più compatto, deciso e consistente.
In queste nuove undici tracce, il cantante del gruppo, ha ulteriormente dimostrato le sue capacità vocali, regalando momenti superbi. Tra i brani contenuti nell'album si segnalano "The Greatest View", il primo singolo tratto dall'album, "Across The Night", l'epico brano iniziale e "Tuna In The Brine", una delle tre canzoni a cui ha collaborato agli arrangiamenti il mitico Van Dyke Parks, collaboratore storico dei Beach Boys. Da segnalare "One Way Mule" un brano che suona come ai vecchi tempi dei Silverchair, un ritorno al passato grunge; “Without You” che cattura come un brano dei Goo Goo Dolls, segnando un nuovo approccio melodico nella composizione delle canzoni. La band australiana continua nel suo percorso musicale, ma senza regale exploit come agli esordi. Forse … le nuove generazioni australiane come The Vines, stanno aprendo un nuovo ciclo che si preannuncia molto interessante. Per chiudere, “Diorama” nel suo complesso è un mix pop-rock vincente ed accattivante…
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