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DAMON ALBARN |
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DEMOCRAZY |
Dopo le collaborazioni di questi anni per “Gorillaz” e “Mali Music”, Damon Albarn, leader e frontman dei Blur, affronta il primo lavoro da solista. “Democrazy”, più che un album musicale deve essere considerato un progetto, che per caratteristiche ha l'essere autoprodotto, la casa dicografica è la Honest Jons di proprietà di Albarn, e la distribuzione solo su vinile in tiratura limitata. L'album si divide in due parti, e contiene demo create durante l'ultimo tour dei Blur in America e registrate su un quattro piste che lo rende un disco Lo-fi. Il titolo è ripreso da una canzone di Fela Keti, mitico cantante africano, e deve essere inteso come ricco di significato, perchè ci dice due cose molto importanti di questo personaggio: la prima, la grande passione nata in Albarn per l'Africa, la seconda, il comportamento molto "social" che Damon ha scelto di tenere nei confronti della politica attuale e che lo ha reso antipatico agli occhi dello showbusiness. Le tracce, quattordici in tutto, come detto in precedenza sono esclusivamente dei demo che hanno una durata che non supera mai i tre minuti, ma che anzi di media sono intorno al minuto e venti secondi. Da tipico lavoro Lo-fi, nel suono la fanno da padrona i fruscii, la voce è sempre in risalto rispetto alla musica e gli strumenti hanno un suono più metallico. Il sound svaria fra i generi più disparati, si passa da pezzi di solo elettronica “I Need A Gun” e “ Dezert” a parti che ripercorrono gli esordi della musica americana come il country, oppure si va da sottofondi musicale di tipico stampo orientale “Saz Theory Book” e “Reedz” a canzoni pop. La prima parte dell'album non presenta nessuna canzone che può essere considerata tale, e per capirlo basta prendere come esempio "Half a Song" che come ci dice il titolo stesso è metà canzone. Fra gli altri pezzi da segnalare "Hymn To The Moon", con Albarn che si "trasforma" in coyote e si dilunga in un ululato, e la filastrocca “A Rappy Song". La seconda parte presenta invece spunti più musicali, e la migliore fra queste tracce è "Sub Species Of An American Day", ritratto di una tipica giornata da americano secondo la visone di Albarn. Un album riservato a pochi "eletti", un pezzo da collezione per appassionati di Damon Albarn disposti ad accettarlo in tutte le sue sfumature.
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Honest Jons |
Sito Internet: www.damon-albarn.com |
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Tommaso Signorini |
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26/02/2004 |
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TRACKLIST |
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Disc One:
01. I Need A Gun
02. Reedz
03. Half A Song
04. Five Star Life
05. A Rappy Song
06. Back To Mine
07. I Miss You
08. Hymn To Moon
Disc Two:
01. Dezert
02. Sub Species Of An American Day
03. American Welfare Poem
04. Saz Theory Book
05. Gotta Get Down With The Passing Of Time
06. End Of Democrazy
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DISCOGRAFIA |
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2003 Democrazy |
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