|
COURTNEY LOVE |
|
|
|
AMERICA'S SWEETHEART |
Ecco materializzarsi la favola rock del terzo millennio, interpretata dalla ‘Bella Addormentata’ più provocante dello showbiz: “America's Sweetheart” segna il debutto solista di Courtney Love, ex Hole e vedova Kurt Cobain (Leader dei Nirvana). Un lavoro pungente, gradevole , che non si fa mancare niente: la Love è sfacciata ma anche romantica, intellettuale e ribelle. Per evitare di dilungarci sulle vicende musicali ed extra che hanno riempito e sconvolto la vita della bella Courtney, lasciamo parlare la sua musica.
Riff poderosi, vibrazioni rock per il primo singolo e traccia che apre il debutto solista della rocker. “Mono” è caratterizzato da ritmi veloci che ricordano molto il lavoro delle Hole..poco originale . Come ci aveva lasciato , si è ripresentata. Più interessante il videoclip che accompagna il pezzo. La Love, nelle vesti di una “Bella Addormenta” super-moderna, che deve sfuggire dai paparazzi che l’inseguono tra le corsie di un supermarket, le strade di una megalopoli e fare i conti con piccole ‘fatine’ armata con moto-seghe. Per questo impegno si è fatta aiutare da un cast di nomi illustri : Linda Perry (Pink/Aguilera) , Bernie Taupin (Elton John), Wayne Kramer (MC5) e Kim Deal (Pixies/ Breeders). E’ un´ardita dichiarazione d´intenti, un grido di battaglia rivolto alla cosiddetta New Rock Revolution, che la Love lancia con “America's Sweetheart”, CD registrato in Francia e completato a New York e Los Angeles.
Proseguendo nell’analisi musicale, incontriamo “But Julian, I'm a Little Older Than You”, un pezzo con tutta la rabbia di una pantera tenuta in gabbia per troppo tempo; il volto introspettivo, che sviscera il suo lato più oscuro in “Hold On To Me”, una balland che lentamente prende quota.
Tra i pezzi più evocativi (vedi Nirvana) le tessiture punk e oltraggiose di “I'll Do Anything”; che fa da contrappeso ai momenti mielosi di “Uncool” un giusto compromesso tra l’energia trasgressiva e il lato riflessivo, per completare l’esposizione con la struggente “Life Despite God”. Nel complesso un disco che scorre via veloce, ma che non convince fino in fondo. Ripropone sonorità già trattate dalla cantante nei suoi precedenti lavori..e come recita in un verso del brano “Mono” , Courtney canta: "Is this the part in the book that you wrote where I gotta come save the day?/Did you miss me?" ("È a questo punto del libro che avete scritto che devo farmi avanti per salvare la situazione?/Vi sono mancata?").
|
|
Voto: 7 |
Casa Discografica: Virgin |
Sito Internet: www.courtneylove.com |
|
Carlo Cassani |
|
10/02/2004 |
|
TRACKLIST |
|
01. Mono
02. But Julian, I'm a Little Older Than You
03. Hold On To Me
04. Sunset Strip
05. All The Drugs
06. Almost Golden
07. I'll Do Anything
08. Uncool
09. Life Despite God
10. Hello
11. Zeplin Song
12. Never Gonna Be the Same
|
|
DISCOGRAFIA |
|
2004 America's Sweetheart |
|
vedi tutto su COURTNEY LOVE
|
|
vedi tutte le news
|
|
|
|
BNOW PREVIEW
|
|
|
|
|
RUMORE |
IN EDICOLA |
|
|
|
|
|
|
|
TAGS
|
|
|
|
|
|