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NORAH JONES |
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FEELS LIKE HOME |
Dopo un successo come “Come Away With Me” in tanti stavano aspettando il secondo disco di miss Norah Jones.
Una attesa curiosa che ha scaturito mille quesiti: riuscirà Norah a vendere ancora milioni di dischi? Entrerà subito in vetta alla classifica degli album ? Quanti premi riuscirà a conquistare? La sua vena creativa è rimasta intatta anche dopo il grande successo mondiale ?
E tante altre domande che la giovane ragazza di New York (è nata il 30 marzo del 1979) ha voluto rispondere semplicemente, come meglio sa fare: cantando e suonando il suo pianoforte.
Niente di più, nessun sfarzo, nessun effetto speciale, nessun servizio fotografico patinato mezzo nudo (nonostante sia una ragazza molto carina !!!). Musica, solo musica per dimostrare il suo talento naturale.
Per saggiare la sua musica basta ascoltare la prima traccia del disco, la delicata, luminosa e tenera “Sunrise”, una emozioni diretta, essenziale che tocca il cuore.
Norah prosegue a veleggiare, quasi in punta dei piedi, nel suo mondo sonoro fatto di jazz, folk, blues e pop. Lo fa con classe e con la sua squadra capeggiata da produttore Arif Mardin e composta dai chitarristi Adam Levy e Kevin Breit, dalla corista Daru Oda, dal bassista Lee Alexander e dal batterista Andrew Borger “Feels Like Home” ricrea proprio questa atmosfera di sensazione di stare a casa, sensazione di intimità di famigliarità.
Questa volta rispetto a “Come Away With Me”, l’essenza sonora è fatta più di ballate folk, country piuttosto che esternazioni jazzistiche.
Ci sono brani blues come “What Am I To You?” e “In The Morning” , altri spiccatamente country come per il brano “Creepin' In” dove Norah duetta con l’icona del genere Dolly Parton o “The Long Way Home“, ed anche folk come “ Toes” e la successiva “ Humble Me”.
Naturalmente non mancano le tracce intime, malinconiche coccolate come “Carnival Town” e poetiche come nel caso di “Those Sweet Words” e poi ancora Il pezzo di Andrew Borger e Daru Oda "Above Ground" che gioca con tinte funky e mette i brividi con splendide voci armoniose e le tre cover: quella di Townes Van Zandt in "Be Here To Love Me", "The Long Way Home" di Tom Waits e Kathleen Brennan e "Melancholia" di Duke Ellington per la quale ha scritto il testo dandole il nuovo titolo "Don't Miss You At All
Un disco che senza dubbio non deluderà che ha amato il debutto di Norah, anche se forse qualcosa manca per arrivare ai livelli di capolavoro del precedente album.
Concludo come avevo concluso un paio d’anni fa in occasione della recensione di “ Come Away With Me”… se volete staccare la "spina" al vostro tran tran quotidiano, questo disco è la giusta colonna sonora. |
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Blue Note |
Sito Internet: www.norahjones.com |
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Matteo Vaghi |
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09/02/2004 |
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TRACKLIST |
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01. Sunrise
02. What Am I To You?
03. Those Sweet Words
04. Carnival Town
05. In The Morning
06. Be Here To Love Me
07. Creepin' In
08. Toes
09. Humble Me
10. Above Ground
11. The Long Way Home
12. The Prettiest Thing
13. Don't Miss You At All
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DISCOGRAFIA |
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2001 First Sessions Ep
2002 Come Away With Me
2004 Feels Like Home
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