Quarantadue anni lasciati alle spalle, venti passati dietro i piatti, uno dei guru principali della nuova ondata elettronica o electroclash che dir si voglia, fondatore dell’etichetta personale Internationl Deejay Gigolo con la quale ha prodotto Miss Kittin e Zombie Nation fra gli altri, tre album all’attivo. Queste sono le credenziali di Helmut Josef Geier, in arte Dj Hell, berlinese invaghitosi dell’acid-house di Detroit e Chicago e residente a New York.
Con il nuovo album sembra voler lasciare intendere, anche attraverso il titolo, di voler mostrare i muscoli, non solo per l’impatto acido e devastante del suo contenuto, ma anche perché è un lavoro per il quale sono state dedicate molte energie e passione.
In effetti, “N.Y. Muscle” è un album intenso, che mantiene in tutte le sue tracce un buon livello di qualità. E’ una specie di immersione in apnea nelle profondità electrowave e acid-house degli anni ottanta. Quindi, grande uso e abuso della vecchia strumentazione Roland, “Let No Man Jack” ne è un vero tripudio, di ritmica potente e techno-funk come in “Control”, un pizzico di insolenza e nichilismo punk in “Tragic Pictures Show”, un ricordo dei Suicide con Alan Vega alla voce in “Meat The Heat” e un tributo ai maestri indiscussi quali Kraftwerk e Clock DVA in “Wired”.
Un album pulsante di incubi metropolitani e di nuove intuizioni, come il cuore di New York, perennemente malato, eppure sempre vivo.
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