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RYAN ADAMS |
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ROCK N ROLL |
Ti interessi di Ryan Adams e appena ti capita di vedere la sua foto vedi questo tipo con aria sconvolta, che si veste da tipico rocker del nuovo millennio e che ti guarda con l’aria di chi sa il fatto suo.
Osannato dalla critica americana e non solo, questo rocker di Jacksonville sforna album su album, che è una cosa buona perché vuol dire che le idee non mancano.
Ma come sono queste idee quando poi si trasformano in musica?
Da un album intitolato "Rock n Roll" ti aspetteresti… del rock’n’roll. Invece la potenza dell’album si sente solo in pochi pezzi su un totale di 15 canzoni inclusa la bonus track "(Hypnotixed)". E dire che l’inizio ti lascia piacevolmente sorpreso. “This is it”, la traccia di apertura, è sicuramente una delle più interessanti di tutto l’album, è anche quella che più ti rimane in testa già al primo ascolto. Molto ritmata, è una buona canzone rock, così come il successivo pezzo, “Shallow”, grande chitarra elettrica e ritmo forsennato. Fin qui tutto bene quindi, ma le cose cominciano a cambiare già con “1974” (…just like the day i was born…, così dice la canzone e tu non riesci più a liberarti da questo ritornello), che prende come modello, almeno stando alle parole del cantante, il grande Keith Richards. La velocità diminuisce, il suono anche: la chitarra da elettrica si trasforma in alcuni pezzi in acustica, la batteria, potente fino ad ora, abbassa il suo volume. Ma niente di grave, infatti canzoni come “So Alive”e “Luminol” sono di buona fattura ed il loro sound ti prende abbastanza facilmente.
“Rock ‘n’ Roll”, decima traccia dell’album, è invece una ballad con una base di pianoforte che ti trasmette molta dolcezza. Insieme a questa traccia, le altre canzoni che formano la parte più melodica del disco sono “Wish You Were Here” e “Burning Photographs”, canzone carina che parla di una amore finito.
Ryan trova anche spazio per interessarsi dei problemi di parte della società, e lo fa parlando dell’isteria della bellezza in “Do Miss America”.
L’album nel complesso è buono, in tutti i pezzi si sente una forte presenza del sintetizzatore ma a livello di suono a farla da padrona è la chitarra elettrica. Personalmente non sono rimasto così shockato dalla bravura di questo cantante come è successo per tanti critici della scena musicale, però devo ammettere che è un album che può far discutere sulla sua riuscita o meno.
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Voto: 7 |
Casa Discografica: Lost Highway/UMG |
Sito Internet: www.ryan-adams.com |
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Tommaso Signorini |
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22/12/2003 |
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TRACKLIST |
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01. Thi is It
02. Shallow
03. 1974
04. Wish You Were Here
05. So Alive
06. Luminol
07. Burning Photographs
08. She’s Lost Total Control
09. Note To Self: Don’t Die
10. Rock N Roll
11. Anybody Wanna Take Me Home
12. Do Miss America
13. Boys
14. The Drugs Not Working
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DISCOGRAFIA |
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1997 - Rural Free Delivery 1998 - Strangers Almanac 1998 - Faithless Street 2000 - Heartbreaker 2001 - Gold 2001 - Pneumonia 2002 - Demolition 2003 - Love Is Hell Part 1 2003 - Love Is Hell Part 2 2003 – Rock N Roll |
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