"Ma chi sono, gli Stones?" Questa è la prima domanda che rivolgereste al vostro amico che senza dirvi niente ha appena messo questo cd nel suo lettore e ha sparato la musica a mille.
No, non sono gli Stones, vi risponderebbe lui, nè i Primal Scream, né gli AcDc, sono una giovane band australiana al loro cd d'esordio, si chiamano come l'aereo “supersonico”, sono i Jet. Il gruppo, provenienza Melbourne, è composto da 4 membri, Nic Cester (chitarra/voce), Chris Cester (batteria/vocals), Cameron Muncey (chitarra/vocals), Mark Wilson (basso).L’album intitolato "Get Born" , è un disco che conta tredici canzoni di Rock'n'Roll vero e proprio. Delle rivisitazioni del rock degli anni settanta fanno la loro arte, con un intento da allievi che vogliono raggiungere la maestosità dei loro illustri maestri, ed il risultato è più che soddisfacente. “Last Chance” come canzone d’apertura del cd è una scelta azzeccata, un pezzo veloce e molto ritmato, un prologo perfetto. Del resto il produttore, Dave Sardy, non è una new entry nel music business, anzi, è uno che ci sa fare e che fra le varie rock star ha clienti come i Red Hot Chili Peppers o Marylin Manson.
Tornando a parlare del cd, “Are You Gonna Be My Girl” e “Rollover Dj”, seguono lo stesso ritmo della canzone d’apertura, mentre in “Look What Are You Done” la musica diventa più tranquilla e ne viene fuori una ballad molto dolce, che insieme a “Radio Song” e l’ultima traccia del set “Timothy” danno all’album una parte melodica che non stona all’interno di questo album.
Poi la parte più rockeggiante dell’album, formata da canzoni come “Cold Hard Bitch”, “Get Me Outta Here” e “Lazy Gun”, che rispolverano una musica a noi ormai un po’ sconosciuta in quanto la scena musicale Rock si è evoluta in diversi stili, perdendo però la caratteristica iniziale che è quel “Roll” che dà alla musica velocità e frenesia. “Move On” merita un discorso a parte. L’inizio ricorda il leggero tocco di chitarra presente nella leggendaria “Wish You Were Here”, poi la musica prende forma e ne viene fuori un pezzo semiacustico di un’intensità struggente.
Prendere ispirazione da grandi artisti non è mai un reato, anzi lo è, se non avete le possibilità di farlo perché manca la bravura. I Jet hanno talento ed il loro album è buono, ma come tutti i (tanti!) gruppi usciti negli ultimi anni (The Vines, The Libertines etc.) dovranno riconfermarsi nel secondo album.
|