I Blink 182 (Tom Delonge chitarra/voce, Mark Hoppus basso/voce e Travis Barker batteria) tornano in auge con un nuovo album omonimo, il follow-up di “Take Off Your Pants and Jacket”, frutto di nove mesi di lunga lavorazione. Un impegno per il trio d’oltre Oceano corposo, alla ricerca di una nuova dimensione. Il primo brano del set, anche il 1° singolo “Feeling This” , come anche la successiva “Obvious” sembrano un ritorno ad un ritmo più primordiale, senza compromessi, con una batteria molto più metallica rispetto ai precedenti lavori della band californiana.
L’energia iniziale viene un po’ smorzata nella terza traccia “I Miss You”, un brano più lineare, sospinto da atmosfere delicate. Con “Violence”, il ritmo riprende vigore, per poi scemare verso la fine in un monologo parlato accompagnato da un pianoforte. Forse lo spaccato più interessante del CD, con nuove dimensioni sonore che entrano a far parte delle credenziali del trio pop-punk … La filosofia rockettara riaffiora in maniera prepotente con “Stockholm Syndrome”, sindrome già citata nell’ultimo lavoro dei Muse “Absolution”. Sempre incalzante il ritmo nella successiva “Down”, con sfumature ombrose , pronta ad esplodere , ma che contiene fino alla fine tutta la sua rabbia. Giunti a metà del CD, ci imbattiamo nella strumentale “The Fallen Interlude”, linee sonore d’interdizione , per preparare l’ascoltatore alla seconda parte di questo album, che ripropone la band dei sobborghi di San Diego rinnovata e cresciuta , meno giocosa del passato.
Il set riprende con “Go”, rabbia punk che esplode in due minuti di canzone . Inizia in sordina , per poi crescere lentamente “Astenia”. Ritmo frenetico per “Easy Target”, che ci accompagna verso la parte finale di questo lavoro , che ci riserva ancora una sorpresa “All Of This”, una brano con tessiture dark, sonorità acustiche , che si districano nell’etere avvolgendo la straordinaria interpretazione di Robert Smith , leader dei Cure. Il set ha il suo giusto epilogo con “I'm Lost Without You”, una romantica ballad rock di oltre sei minuti … Un lavoro diviso tra pezzi fulminei e vigorosi, alternati a tracce più lunghe ed intense. Più consistenti, maturi e decisi, questi sono i Blink 182 del 2003.
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