Sconosciuti o quasi dalle nostre parti, il gruppo punk californiano dei The Distillers è considerato nel nuovo continente una delle maggiori promesse musicali del momento. Il gruppo è composto da 4 ragazzi, Brody, chitarra e voce, Tony, chitarra, Ryan, basso ed Andy alla batteria. Del loro passato,oltre ai 2 precedenti album, è da ricordare un tour, come gruppo d'apertura, insieme ai Rancid. I The Distillers faranno un'unica data italiana, a Milano il 21 Novembre.
Ma adesso parliamo di musica..."Coral Fang" è un buon album, che non colpisce al primo ascolto ma che invece necessita di uno "studio" più approfondito perchè possa trasmettere tutto quello che di buono possiamo trovare. E' composto da 11 canzoni e come vuole la tradizione punk i pezzi variano tra i 2 e 3 minuti ciascuno, tranne l'eccezione della sesta traccia, "The Hunger" (ascoltabile sul sito ufficiale del gruppo insieme al singlo "Drain The Blood" e "Hall Of Mirrors"), che supera i cinque minuti, e dell'ultimo pezzo, "Deathsex". In "The Hunger" la voce della cantante Brody si prolunga in un urlo violentissimo, che non ti aspetteresti mai in questa canzone perchè l'inizio fa pensare ad una sound più melodico rispetto alle altre. "Deathsex" invece dura ben dodici minuti, e potremmo definirla una sperimentazione musicale, fatta di urla, strumenti che suonano al massimo della loro potenza ed un ritmo che cambia continuamente, si dilunga in assoli di chitarra elettrica e riparte da colpi pesanti sulla batteria. Folle.
Il singolo e primo pezzo dell'album "Drain The Blood" è una scarica di energia vera e propria, ma non è l'unico dell'album, infatti canzoni come "Die On A Rope", particolare grazie al "coretto" fatto dal gruppo che canta ...Way-oh, way-oh.., e la bella "Beat Your Heart Out" seguono la stesso ritmo. Ma non pensiate di potervi ascoltare tranquillamente il resto di questo cd comodamente seduti, perché ridurre questa sensazione di energia a soli tre pezzi non rende bene l'idea della forza che ha questo gruppo nel fare musica, ed infatti tutto l'album è una scarica di adrenalina continua.
E' un pò presto per incoronare i "The Distillers" come un grande gruppo punk, anche se il loro modo di intendere questo tipo di musica e di stile va nella giusta direzione. Speriamo che continuino per questa strada.
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