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DAVID BOWIE |
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REALITY |
Benvenuti nel ‘reality show’, le undici canzoni che compongono il nuovo e ventiseiesimo studio album di David Bowie “Reality”, rockstar inglese, che negli ultimi anni si è trasferito a New York, e come per il precedente sforzo “Heathen” (2002), parla dell’esistenza dopo il tragico 11 settembre 2001. Un lavoro realizzato ancora una volta con la preziosa collaborazione del producer e amico Tony Visconti, vero genio dei suoni. Il set parte con “New Killer Star”, anche primo singolo, un sound potente, con richiami evidenti agli anni settanta, che si esaurisce per lasciare spazio alla prima delle due cover contenute nel CD “Pablo Picasso”di Jonathan Richman and the Modern Lovers del 1976, che inizia con un’intro ‘flamenco’, per poi liberare senza barriere di protezione un muro di chitarre folgorante. La terza traccia del disco è “Never Get Old”, un titolo che lo stesso Bowie ha detto d’interpretare in senso ironico. Le sonorità energiche subiscono uno stop con l’intensa “The Loneliest Guy”, forse uno dei momenti più emozionanti del disco, una preghiera cantata da Bowie con voce flebile, accompagnato solo dal pianoforte; riflessiva, inquietante , sospesa, come essere portati al centro di un’enorme stanza vuota semi-oscurata con una voce misteriosa che ti penetra la mente. Il ritmo riprende quota con “Looking For Water”, dove la sezione ritmica ricorda molto “Rebel Rebel”. Armonica e chitarra per la ballata “She’ll Drive The Big Car”, che anticipa l’acustica “Days”, la canzone più personale e autobiografica di “Reality”, dove il ‘duca bianco’ recita tra le righe “tutto quello che ho dato l’ho dato gratis, non ho avuto niente in cambio, tutti i giorni della mia vita”. Di grande impatto le paure del mondo dei nostri giorni cantate, senza cambio di intensità e in maniera molto asettica, in “Fall Dog Bombs the Moon”. Arriva anche il momento di fare un omaggio all’amico George Harrison, con la cover di “Try Some, Buy Some”. La title track “Reality” è forse il picco più rock dell’LP con chitarre poderose, distorsioni e ritmo incalzante. Il sipario cala con la jazzata “Bring Me the Disco King”. Un lavoro con diversi spunti positivi, che alimenta la continua evoluzione musicale del ‘camaleonte del rock’ , che arrivato a 56 anni non intende assolutamente appendere il microfono al chiodo, anzi rilancia con un tour mondiale che farà tappa il 23 ottobre al Filaforum di Assago…..
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Iso/Columbia/Sony |
Sito Internet: www.davidbowie.com |
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Carlo Cassani |
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15/09/2003 |
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TRACKLIST |
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01. New Killer Star 02. Pablo Picasso 03. Never Get Old 04. The Loneliest Guy 05. Looking for Water 06. She'll Drive the Big Car 07. Days 08. Fall Dog Bombs the Moon 09. Try Some, Buy Some 10. Reality 11. Bring Me the Disco King
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DISCOGRAFIA |
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1969 Space Oddity 1970 The Man Who Sold the World 1972 The Rise & Fall of Ziggy Stardust 1972 Hunky Dory 1973 Aladdin Sane 1973 Pin-Ups 1974 David Live 1974 Diamond Dogs 1975 Young Americans 1976 Station to Station 1977 Low 1977 Heroes 1978 Stage [live] 1979 Lodger 1980 Scary Monsters (And Super Creeps) 1982 Christiane F. Wir Kinder 1983 Let's Dance 1984 Tonight 1987 Never Let Me Down 1993 Black Tie White Noise 1995 Outside 1997 Earthling 1999 Hours 2002 Heathen 2003 Reality |
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