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BARTOK |
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FEW LAZY WORDS |
Intenso, introspettivo, minimalista, fascinoso…questi alcuni aggettivi che potrebbero identificare questo nuovo lavoro firmato dal quintetto varesino dei Bartok. “Few Lazy Words” segue cronologicamente e musicalmente il debutto “ The Finest Way To Offend You”. Una via sonora proseguita che guarda alla post-wave con venature indie-pop soffuse e solo accennate. Una architettura delicata, sottile che ruota attorno ai suoni orchestrali e quasi classici di violoncello e piano Dieci canzoni non dal facile ascolto ma dalla buona valenza artistica e compositiva che prendono l’avvio con il crescendo strumentale wave di “In Cold Blood” e proseguono con la tenebrosa e dark “Devil's Hand” fino a spostarsi tra atmosfere eteree, progressive e quasi chill-out di “Walking My Blues Away” e “ Late Fragment” (tra le nostre preferite). Sempre sull’onda è “Double Spoiling”, quasi spy è “ Broken Lines” mentre le tinte noir e la voce tenebrosa di “The Girl I Used to Know” e della title track “ Few Lazy Words “ possono in qualche modo ricordare e fare pensare anche a Nick Cave. Bizzarri, eccentrici mai cacofonici… anche questa è musica italiana
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Santeria/Audioglobe |
Sito Internet: www.bartoktheband.com |
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Camilla Brondi |
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12/06/2003 |
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TRACKLIST |
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01. In Cold Blood 02. Devil's Hand 03. Traffic Jam 04. Walking My Blues Away 05. Late Fragment 06. Double Spoiling 07. The Girl I Used to Know 08. Broken Lines 09. Sure 10. Few Lazy Words
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DISCOGRAFIA |
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2001 The Finest Way To Offend You 2003 Few Lazy Words |
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