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METALLICA |
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ST.ANGER |
A distanza di quasi 6 anni dall’ultimo album in studio “Re-Load” (1997), torna sul mercato una delle band più influenti della storia del rock. Il lungo silenzio dei Metallica è ora finito e l’ingresso del nuovo bassista Robert Trujillo (ex Infectious Grooves/Suicidal Tendencies/Ozzy Osbourne) al posto del fuoriuscito Jason Newsted, ha fatto riacquistare ai 4 horsemen lo spirito di gruppo: il risultato si chiama “St. Anger”. L’album, prodotto dal fido Bob Rock (che ha suonato anche tutte le parti di basso), è carico di energia, grandi arrangiamenti, riff di chitarra incisivi e graffianti ma soprattutto privo di compromessi . Questa release è anche la dimostrazione che la formazione di San Francisco ha superato una fase difficile, quell’inevitabile bivio che una band in pista da oltre vent’anni prima poi si trova ad affrontare: continuare o mettere la parola fine.
Una prova d’orgoglio, che arriva grazie anche alla caparbietà dei componenti che sono usciti indenni da capitolo dolorosi , come l’abbandono di Jason Newsted, o la decisione del frontman James Hetfield di entrare in una clinica disintossicante per farla finita una volta per tutte con l’alcol… Con questo lavoro hanno ritrovato la giusta dimensione heavy, impertinenza , ‘rabbia’, quei cambi di velocità , stop e ripartente che sono i protagonisti delle undici tracce. Uno degli elementi che subito colpiscono l’ascoltatore e il nuovo suono della batteria, un’impronta più metallica impressa da Lars Urlich. Un suono ‘ruvido’ percepibile dal brano di apertura “Frantic” a “All Within My Hands” (traccia n.11). Un disco privo di ballad, che non permette un attimo di tregue , che ti travolge con gigantesche e continue onde sonore.
Un lavoro interminabile, che ti proietta nell’attuale stato d’animo della band : la Rabbia -in senso positivo ha spiegato Lars Ulrich-sprigionata attraverso le undici canzoni che durano da un minimo di 5 minuti e mezzo ad un massimo di quasi nove. Analizzando le track, veniamo subito travolti dalla struggente title track, dai cambiamenti di ritmo di “Frantic”, dalla catartica e sconnessa “My World”, la coinvolgente “Dirty Window”, per non tralasciare la riflessiva e roboante “Invisible Kid”, forse uno dei capitoli più belli del set, la martellante “Shoot Me Again”, che ti ripercuote con suoni hard per oltre sette lunghi muniti; per finire con “Purify” rock all’ennesima potenza. “St Anger” è sicuramente uno dei migliori lavori della band, un’inezione di linfa per i vent’anni di carriera della formazione, che ha ritrovato vigore. La ‘macchina Metallica’ ha ripreso a girare a pieno regime, sarà veramente difficile fermarla. Dopo un lungo periodo d’incognite, una risposta convincente per tutti i fan di James, Lars e soci : la musica è la via primaria di sussistenza della formazione californiana. I Metallica sono tornati con 75 minuti di musica , esplosiva come agli inizi, con liriche aggressive e un suono potente.
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Voto: 9 |
Casa Discografica: Universal |
Sito Internet: www.metallica.com |
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Carlo Cassani |
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09/06/2003 |
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TRACKLIST |
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01. Frantic
02. St. Anger
03. Some Kind Of Monster
04. Dirty Window
05. Invisible Kid
06. My World
07. Shoot Me Again
08. Sweet Amber
09. Unnamed Feeling
10. Purify
11. All Within My Hands
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DISCOGRAFIA |
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1983 Kill 'Em All
1984 Ride the Lightning
1986 Master of Puppets
1988 ...And Justice for All
1991 Metallica
1996 Load
1997 Reload
2003 St. Anger
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