Quarto album per la rock band di Sacramento (California), che per questo nuovo set, il follow-up di “White Pony”, ha deciso di scegliere un titolo semplice “Deftones” e una copertina che stupisce: un grosso teschio circondato da rose rosse e blue.. Il primo assaggio è fornito dal singolo “Minerva”, pezzo scandito dalle potenti chitarre e dalla possente e travagliata voce del frontman Chino Moreno, una composizione dove tutti gli elementi musicali di questo LP coesistono, per dare vita ad un’odissea sonora affascinante. Essenzialmente un disco diretto, senza fronzoli, un sound nu-metal, con influenze industrial. Il disco di puro rock , che parte subito con una martellante “Hexagram”, per poi proseguire con uno dei capitoli più interessanti di questo CD “Needles & Pins”, un pezzo con voce velata e tormentata, che cerca di trovare il giusto spazio tra le note delle chitarre tipicamente grunge. Un altro esempio significativo di questo disco, che rappresenta l’altra faccia della band, quella più melodica e timida, è accessibile nel pezzo “Death Blow”, dove la pura energia ribelle si straforma in una vellutata ballata. La chiusura è affidata a “Moana”, pezzo che si pone un bilico, sulla linea di demarcazione che caratterizza il suono nu-metal. Un lavoro che piace per la sua spontaneità , ma che introduce anche alcuni elementi innovativi, non tipici del gruppo, dalle atmosfere di "Lucky You",dove fanno la loro apparizione loop e l’intervo dei sintetizzatori ( innovazione introdotta dalla sapiente mente di Frank Delgado, DJ e keyboardist, nonché il quinto membro del gruppo) , alle sorprendenti sonorità stile new age, prodotte dal torpore psichico di "Anniversary of an Uninteresting Event”, ai ‘vecchi Deftones’ di "When Girls Telephone Boys". Questo LP, nel suo complesso, è migliore rispetto al suo predecessore, è un’evoluzione del lavoro fatto su “White Pony”…
Un giudizio positivo per la quarta prova di una delle band più rappresentative della scena rock made in USA, che ci introduce nella prossima dimensione dei Deftones.
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