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THE MATTHEW HERBERT BAND |
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GOODBYE SWINGTIME |
“Goodbye Swingtime” è uno di quei dischi che non dovrebbero mancare in una discoteca personale che si rispetti. Partiamo subito dalla conclusioni per esaltare la prima uscita ufficiale della Big Band di Matthew Herbert. A garantire per questa Big Band, formata da 4 trombe, 4 tromboni, 4 Sax, basso, piano, batteria e percussioni varie c’è il nome di Matthew Herbert che senza dubbio è uno tra i geni più visionari della scena elettronica degli ultimi anni. A dare manforte a questo suo progetto, nato quasi per caso e con lo zampino di Gilles Peterson famoso dj inglese di Bbc 1, ci sono artisti del calibro di Arto Lindsay, Dani Siciliano, Jamie Lidell (Super Collider), Mara Carlyle, Shingai Shoniwa e Mouse on Mars. Come dire un dream team della musica d’avanguardia. Ma il progetto “ Goodbye Swingtime” non finisce al semplice purismo e diletto musicale ma si estende alle tematiche attorno al quale è costruito, in prima battuta all’impegno politico di Matthew. Non poteva un evento come la guerra in Iraq non inquietare ed animare l’animo pacifista del compositore. Il risultato di tutto questo fermento sonoro ed intellettuale sono appunto queste dieci tracce, tracce distanti ma al tempo stesso vicine ai suoi lavori e progetti paralleli sotto i mille nomi diversi (Radio Boy, Doctor Rockit, Wishmountain…). “ Goodbye Swingtime “ è un disco che suona retrò, che suona jazz, che suono magnificamente. Come non si può non rimanere affascinati da canzoni come l’iniziale “ Turning Pages”, fastosa, epica, spiccatamente jazz, quasi da soundtrack e poi ancora il retro gusto tormentato di “Everything’s Changed”, la sconnessione orchestrale di “Fiction”, la fantastica malinconia raffinata e a tratti elettrica di “ The Three W’s” o il possente groove di “ Misprints”. In tutti i brani c’è un richiamo alla situazione internazionale, un messaggio di speranza, aspetto lirico che connesso con le session jazz-swing danno ancora più risalto all’impianto sonoro della big band. Unico difetto di 'Goodbye Swingtime' è forse un po’ l’autocelebrarsi delle pompose orchestrazioni, un piccolo peccato di purismo e di ambizione che comunque non va di certo a intaccare la beltà del cd. Intelligenza nei suoni e nelle liriche…una grande visione sonora….
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Voto: 8 |
Casa Discografica: Accidental |
Sito Internet: www.magicandaccident.com |
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Andreas Massa Saluzzo |
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14/05/2003 |
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TRACKLIST |
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01. Turning Pages
02. Everything’s Changed
03. Fiction
04. The Three W’s
05. Chromoshop
06. The Battle
07. Misprints
08. The Many And The Few
09. Simple Mind
10. Stationary
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DISCOGRAFIA |
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1996 Parts 1, 2 & 3 DC 1996 100 Lbs. Phono 1998 Around the House 2001 Bodily Functions 2003 Goodbye Swingtime
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