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BLUR |
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THINK TANK |
I Blur sono sempre stati un po’ incompresi dalla critica per via del loro vizio di sfuggire alle definizioni, alle catalogazioni, per trovare sempre un sound nuovo, diverso. Messi sempre a confronto con gli Oasis, il gruppo capitanato da Damon Albarn ha cercato ogni volta di sviare questo paragone buttandosi nei generi più disparati, uscendo da quello che viene definito “britpop”, mantenendo però il loro stile inconfondibile: nascono così canzoni molto diverse come “Song 2”, ispirato dalla musica grunge (alcuni dicono sia un tributo ai Nirvana) o “Tender”, un pezzo quasi gospel. Non stupisce quindi che per il loro settimo album i Blur, ora orfani del chitarrista Graham Coxon che ha abbandonato il progetto, abbiamo cambiato ancora direzione.
“Think Tank” è un misto di atmosfere e ritmi diversi, probabilmente perché è stato prodotto da personaggi diversi come Ben Hillier (Elbow), William Orbit (Madonna) e Norman Cook (conosciuto meglio come Fatboy Slim) un po’ nella campagna Inglese e un po’ in Marocco.
L’album si apre con “Ambulance”, un pezzo abbastanza cupo che ricorda le atmosfere di “13”, ma con un pizzico di elettronica in più. Segue la eccellente “Out Of Time”, uscito come primo singolo, e “Crazy Beat” l’erede di “Song 2” per energia e intenzione; sarà il secondo singolo dell’album e un sicuro successo. Ogni canzone in Think Tank sembra essere un esperimento: “My White Noise” e “Gene By Gene” in modi diversi esplorano il campo della musica house e da club, “Brothers and Sisters” e “Jets” continuano un po’ sulla linea dei Gorillaz, “Good Song” e “Marrocan Peoples Revolutionary Bowls Club” allargano i confini del mondo del pop. Ma le canzoni che ad un primo ascolto colpiscono di più sono “Caravan” e la stupenda “Sweet Song” che per melodia ed atmosfera rappresentano due delle migliori canzoni che i Blur abbiamo mai scritto. C’erano tanti dubbi sul valore di questo album: i quattro anni di assenza dalle scene, la partenza del chitarrista fondatore del gruppo Coxon, i numerosi progetti che hanno impegnato Damon Albarn (Mali Music, Gorillaz) e che secondo alcuni giornali lo avevano allontanato dal gruppo. Niente di più falso, i tre Blur rimasti sono uniti più che mai e “Think Tank” è in complesso probabilmente l’album migliore che ci abbiamo mai regalato, che piano piano, ascolto dopo ascolto si lascia amare in tutta la sua apparente semplicità. |
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Voto: 9 |
Casa Discografica: Capitol/Emi |
Sito Internet: www.blur.co.uk/ |
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Oliver Dawson |
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04/05/2003 |
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TRACKLIST |
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01. Ambulance
02. Out Of Time
03. Crazy Beat
04. Good Song
05. On The Way To The Club
06. Brothers And Sisters
07. Caravan
08. We've Got A File On You
09. Moroccan Peoples Revolutionary Bowls Club
10. Sweet Song
11. Jets
12. Gene By Gene
13. Battery In Your Leg
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DISCOGRAFIA |
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1991 Leisure 1993 Modern Life Is Rubbish 1994 Parklife 1995 The Great Escape 1997 Blur 1999 13 2003 Think Tank |
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