E’ proprio un colpo di fulmine, una infatuazione emozionante, una passione forte che fa battere il cuore quella con il cantautore crotonese ma romano d'adozione Sergio Cammariere. Un nome difficile da ricordare e facile da storpiare, ma altrettanto difficile da dimenticare. Sergio è un personaggio, un musicista, un poeta e un talentuoso come dimostrato sul palco dell'Ariston a Sanremo con la sua magica “Tutto Quello che un Uomo”. Un brano che è solo una piccola perla della sua discografia nata da anni ed anni di esibizioni, di colonne sonore e di frequentazioni musicali. Il bagno di popolarità è soltanto uno dei punti di arrivo di Sergio, uno stato evolutivo che, finalmente, ha permesso al grande pubblico di apprezzare la sua musica, le sue melodie e le emozioni che trasmette. “Dalla Pace del Mare Lontano” è un disco vecchiotto, uscito addirittura due anni fa realizzato in presa diretta (come soli i grandi sanno fare) con la collaborazione del poeta e cantautore Roberto Kunstler, rinverdito e rispolverato proprio per la sua partecipazione al festival. Un disco fascinoso, che non è passato inosservato ai palati più fini, suonato con un ensemble invidiabilissima ricca di professionisti come Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Fabrizio Bosso alla tromba, Olen Cesari al violinista, Simone Haggiag alle percussioni e persino Alex Britti che ha suonato nel disco le chitarre. Tutte le quattordici canzoni del disco sono magiche. E’ difficile sceglierne una. Ci sono continui cambio d’umore e di ritmo: ballate d’amore, poesie jazzate, pentatonici blues, swing di altri tempi, ritmi bossa e salsati, arrangiamenti virtuosi, un compendio della musica leggera italiana vista nella sua veste più colta ed intelligente. Nel disco c’è anche la versione italiana, con testo di Panella, del famosissimo brano “La mèr” di Charles Trenet, un brano scelto ad hoc da Sergio in onore degli chansonniers a cui Cammariere in qualche modo si riferisce.
Sergio è un po’ Conte, un po’ Capossela, un po’ Paoli, Sergio è musica d’autore, Sergio è la dimostrazione che la musica italiana non è solo fatta di canzonette...e meno male !!!
Grande !!!!!!!! |