Quattro anni fa ho cambiato città. E fin qui, chi se ne frega. Solo che cambiando città ho lasciato nella vecchia tutti i libri che avevo letto e i dischi che avevo comprato e sono entrato in una casa in cui non c´era un libro mio e neanche un disco mio. Nella vecchia casa ho lasciato l´intera discografia di Francesco Guccini e degli U2, ho lasciato Squerez dei Lunapop e La vasca di Alex Britti. Come pure Nevermind dei Nirvana, Lose Yourself di Eminem e Abbey Road dei Beatles. Solo i dischi dei Baustelle ho portato in valigia con me. E nella stanza della mia non più nuova casa della mia non più nuova città, adesso, ci sono quattro anni di libri e di dischi più il Sussidiario illustrato della giovinezza, La moda del lento, La malavita, Amen, I mistici dell´Occidente (i dischi che hanno subito i quasi mille km di viaggio) e Fantasma (acquistato nella nuova città). Li tengo uno di fianco all´altro, non in ordine di uscita, ma nell´ordine in cui li ho comprati e quindi ascoltati. Perché sono un eterno nostalgico e le sere fatte di ricordi, infatti, capita che ne guardo le copertine e ne scorro i titoli delle tracce ed è un po´ come ripercorrere momenti della mia vita.
Ho scoperto i Baustelle da giovanissimo. Nel mio gruppo di amici si cantava spesso La canzone del riformatorio, pezzo di cui poi mi sono innamorato perdutamente. In realtà, a partire dal fantastico Sussidiario illustrato della giovinezza fino ad arrivare a I mistici dell´Occidente, sono innamorato di un paio di pezzi per disco. E tranne qualche eccezione, in Roma Live! i pezzi migliori di sempre ci sono.
Roma Live! è il primo album dal vivo dei Baustelle in quindici anni di carriera e per l´occasione Malleus, studio artistico e grafico di grande fama nel mondo dell’art-rock, ha preparato un artwork che ciao.
Registrato a Roma nel corso di tre concerti in tre diverse location – la Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, l’ex-Mattatoio di Testaccio e l’Auditorium della Conciliazione – con tre diverse formazioni (con orchestra sinfonica, con sezione fiati e con quartetto d’archi), l’album è un disco live e al tempo stesso una raccolta di nuovi e vecchi grandi successi. Fantasma è stato forse il disco più complesso della band indie più famosa d´Italia e proprio per questo motivo è stato portato in giro in versione sinfonica, in versione rock e anche in una acustica, da camera. E Roma Live! nasce proprio dalla registrazione dei live del tour di Fantasma, dall´incisione delle emozioni del suonare dal vivo che può sembrare una cosa scontata o una celebrazione o una mancanza di nuove idee ma il progetto finale è riuscito a far trasparire quanto i tre componenti del gruppo siano uniti più di quanto si possa pensare. Magari per lo slancio di Bianconi verso la letteratura o per il recente disco di inediti di Rachele da solista.
Roma Live! prevede 14 brani tra cui spiccano le due cover inedite Signora ricca di una certa età, versione in italiano di Lady of a certain age dei Divine Comedy e Col tempo di Leo Ferrè. Trattandosi di un disco live senza alcun inedito non sto qui a tediarvi come faccio di solito quando parlo di dischi in uscita e quindi a questo link (http://www.bauaffair.it/?p=3003), in fondo alla pagina, potete trovare le dichiarazioni che Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini hanno fatto per le 14 tracce del disco.
Anche perché io farei fatica a rimanere imparziale: non me lo chiedono da un po´ ma se dovessero pormi ora la domanda "Qual è il tuo artista italiano preferito?" non avrei dubbi e risponderei, come rispondo da anni, "i Baustelle".
Testo Matteo D´Amico
18 novembre 2015 |