Consigli per i naviganti. C´è un rimedio alla cavità invernale e si chiama Jasmine Bee Jee al secolo Bouchardy Johnson e se viaggiate sulle onde di facebook, incrocerete quasi sicuramente questo bel canto limpido. Fate mi piace e sentitevi gratuitamente l´album.
Ma prima provate a spegnere le luci di casa, anche i led microscopici degli schermi, spegnete anche i telefonini e vi sembrerà di immergere il naso e gli occhi ben chiusi in un piccolo lago di serenità. Quanto ne abbiamo bisogno di questi tempi?
Quali osservanze accettare e ripetere ritualmente per evitare l´esaurimento diurno? A volte credo che una buona canzone possa deliberare su magri problemi di incomprensione precaria e dare risposte ai perchè infiniti o ai per come incessanti di questo mondo stralunato. Ultimamente ho avuto questa sensazione ascoltando l´ultimo album di Regina Spektor o il bellissimo see you on the moon di Tift Merritt, ma nel primo caso era estate ed ero in ferie, quindi poco stress e tanto tempo libero, nel secondo caso Milano ancora si cullava in un autunno secco e senza pretese.
Volatile e personale, Jasmine ricorda quella spensieratezza, rimanda ad una soffice carezza col palmo delle mani mentre nei cieli tutti hanno paura di viaggiare o mentre le strade brulicano di formiche impazzite e cromate, laddove in ufficio tutti gridano e nessuno si accorge di quanta banalità ci si circonda. Basta ! Accomodatevi su una poltrona o su un matrimoniale con due cuscini dietro la nuca e riempitevi di Bee Jee.
La ragazza viene da Montreal e bisognerebbe tenerla d´occhio per vedere cosa le prospetta il futuro in ambito musicale. Le traccie di questo little soul uscito a fine gennaio, sono nu jazz come meglio non poteva fare una Eryka Badu o una Lauren Hill. Bee Jee vi aggiunge una classicità non da poco contro le colleghe sopracitate, facendo venire in mente vividamente una Billy Holiday non proprio di passaggio.
C´è il soffice scrutare oltre le finestre in una giornata di pioggia di how would he know, magari il bruno investigare su oceani senza un barlume di angoscia.
Il piano è country blues tra i più orecchiabili, ma il suono è gradevole. Lack love è classico RnB con violoncello e piano ancora a seguire le distanze pop. Voce sempre suadente e complice. Write you a song è splendida e a questo punto la nuca dovrebbe sprofondare tra i due cuscini e dovreste sentire un brivido lungo le braccia o una leggera voglia di tenere il tempo schioccando le dita della mano destra. L´etiquette sembra Nico che incontra Sade. Diverte il cantato non più anglofono e arruolato alla causa del raggamuffin, in perfetto stile nu jazz appunto. Ricorda Selah Sue con i suoi riverberi dolci e le ricche coloriture. Break in half è la seconda fortuna della canadese.
Nuovamente un RnB che segue la linea del dolore dell´anima. Come spesso accade, ci si ritrova a cercare similitudini, a scrutare un comune sentire e pensare a cosa possa portare una voce così guerriera a lambire gli anfratti di una piccola anima quasi perfetta. Ci vuole audacia, ma anche cuore e insolenza.
Il colore degli occhi di Jasmine Bee Jee.
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