I The Kooks non mi sono mai dispiaciuti. Il loro album di debutto “Inside In/Inside Out” è stato, per me, uno dei migliori del 2006 ed ha vendendo oltre 2 milioni di copie proiettando la band al clamore mondiale. Ora eccoli alla prova del fuoco dopo un secondo album “Konk” non eccelso.
La prova del nove: o dentro o fuori!
Loro nel frattempo da sbarbatelli adolescenti sono diventati adulti. Questa voglia di crescere e di impostare un cammino da vera e propria band lo si percepisce in tutte le dodici tracce di questo disco a partire dal producer, Tony Hoffer (Beck, Air, Belle & Sebastian).
Un disco positivo, ottimista da suonare sotto il sole – come lo definisce lo stesso frontman Luke Pritchard – che parte con “Junk of the Heart (Happy)” manifesto ben riuscito di questa ariose e leggere atmosfere pop made in Brit.
Tra le canzoni c´è spazio per le chitarrine tanto wave e velatamente Police come nel caso di “Is It Me” o i suoni ottanta di “Killing Me”
I Kooks non si fanno mancare proprio nulla, dalle orchestrazioni e pompose arie in “Time Above The Earth” al retro soul di “Rosie” o della finale “Mr. Nice Guy”.

Sul fronte lirico la tanto osannata maturazione artistica non è che si senta granché anzi spesso cade in ovvietà e banalità.
Il risultato complessivo è sufficiente ma non stupisce.
Personalmente mi aspettavo qualcosa di più.

Brani da ascoltare:

Junk of the Heart (Happy)
Is It Me
Mr. Nice Guy