Parte in quarta il disco dei Baroque: teatrale, sicuro, sospeso tra cabaret rock e un´anima hard che strappa le pieghe della pelle ed esplode fuori in tutta la sua veemenza; con dei testi brillanti che si fanno notare e che ben si adagiano sulle melodie intorno a loro cucite, soprattutto nei momenti più glam (La festa dell´alloro e Il camaleonte) e nelle filastrocche della canzone d´autore italiana (Karatechismo). Avventurarsi nel mondo di "Rocq" è come salire su una giostra che da un momento all´altro impazzisce, e ritrovarsi faccia a faccia col malefico clown. Originali, divertenti, puliti e ben curati, e non c´è pericolo di usare il tasto skip, che di questi tempi è davvero una gran manna.
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