Sta benone la scena indie rock italiana, e ne è la dimostrazione questo “Freeze Frames”, secondo album per gli emiliani Stoop, che anche senza una promozione massiva di cui invece beneficiano spesso tanti progetti trascurabili ma con soprattutto la potente arma del passaparola si riescono a far notare. Del resto, quando la sostanza c’è si tratta solo di farla fruttare. “Freeze Frames” non è solo rock. È abrasione di ogni visionario soporifero che incombe in questo molle inizio d’anno, è equilibrio delle parti ottimamente giocato e studiata ricerca di un suono live senza difetti. Prodotto, registrato e mixato da Carloenrico Pinna (Perturbazione, Modena City Ramblers, Cristina Donà), “Freeze Frames” è una naturale evoluzione della specie di “Stoopid Monkeys In The House” che convalida il solido riconoscimento anche internazionale che gli Stoop si sono guadagnati nel corso degli anni; il fatto che il loro inglese sia più che verosimile non fa che avvallare quanto detto. Con una chicca cinematografica: l´ultima traccia, We Carry the Fire, è stata scritta per la colonna sonora del film “Cenere” di Martino Pompili.
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