Registrato la notte nella Grunewald Church di Berlino, al fine di cogliere al meglio l´atmosfera notturna e solenne del luogo, l´ultimo disco del giovane pianista tedesco Nils Frahm ha una qualità unica: le sue improvvisazioni sono vive, sembra quasi di vederlo e di sentire le dita che cercano i tasti, la solennità della sua musica riflessa da quella della propria collocazione spaziale. Coadiuvato dall´amico, collega e compagno di etichetta Peter Broderick (citato anche in Peter Is Dead In The Piano) “The Bells” risulta ad ora il lavoro migliore di uno dei compositori più promettenti degli ultimi anni non solo in abito classico, visto che persino Thom Yorke ne ha riconosciuto il valore.
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