Un curriculum degno di nota che li lega in maniera ´non ufficiale´ agli Arcade Fire (Pietro Amato ha suonato il corno francese durante alcuni tour della band canadese, ndr), e un secondo album che si fregia del contributo di amici illustri come Owen Pallett: questi elementi, uniti alla loro line up inusuale rendono i The Luyas la band perfetta per chi ama la sperimentazione a tutti i costi, quella che a spesso finisce per sacrificare anche il piacere dell´ascolto all´altare della ricerca dell´hype. Atmosfere sognanti, pattern sonori tutti da scoprire, una ricerca musicale degna di nota: difficilmente però si rintraccia quella che si potrebbe definire una “bella canzone”. Poco male, comunque.
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