La svolta pop arriva per tutti, prima o poi: a quattro anni dall´album che ne ha segnato la maturità, “The Sheperd´s Dog”, l´approdo di Samuel Beam su major (Warner Bros, almeno negli Stati Uniti) è caratterizzato da una forma di scrittura più consapevolmente radio friendly. Un male? Assolutamente no, anzi questo quarto album risulta ancora più a fuoco, confermando l´estro e le capacità compositive del cantautore americano, il percorso di ricerca sulla fusione di stili diversi. Un sound ricco e perfettamente riconoscibile che non deluderà i fan della prima ora e che riuscirà forse ad aprire Iron And Wine ad un pubblico più vasto, facendogli fare quel salto di qualità che sicuramente merita.
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