Progetto a conduzione familiare, i due fratelli Ashton e Caleb Bird si vanno a inserire nella pletora di gruppi che, dopo i White Stripes, hanno capito che il garage rock si può fare tranquillamente solo con batteria e chitarra: riff potenti, tante influenze hard rock e stoner condite da quel pizzico di follia che non guasta mai, i due riescono a creare un rock convincente per quanto rischi di cadere nel revival già proposto da band come Wolfmother e Black Mountain. Di per sé il disco funziona, anche se è presto per gridare al miracolo: dalla sua ha la compattezza – appena 27 minuti per 10 brani quasi tutti legati l´un l´altro – che evita di portare alla noia, ma di certo non la genialità.
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