A volte ci si domanda come sta la musica italiana, si ascolta la radio e si tira un mesto sospiro di disperazione; ma è scavando nel sottosuolo, tra memorie di dostoevskijana fattura, che si scoprono tuberi grezzi pronti a fare germogli. Emiliano Angelelli è uno di questi, avvistato nel marasma assordante e agganciato grazie al suo garbo e alla dialettica leggera come una piuma e potente come un tuono; elio (p)etri è il progetto artistico portato avanti con l´amico Matteo Dainese aka Il Cane che ne ha curato la produzione artistica e le registrazioni. Cantautorato da concerto nell´appartamento, tanto immediato è il senso di intimità che detona dalle canzoni; attenzione: può provocare ferite. |