Cantano in inglese, ma sono italianissimi. I quattro Charlestones, fronteggiati da Mattia Bonanni, non fanno nulla per mascherare, l´ammirazione e certi riferimenti al brit pop, che emergono in maniera molto evidente, dal punto di vista stilistico e del look, nella copertina e nelle canzoni che compongono il loro album di esordio. Una vena british che scalda l´atmosfera, inebria coloro che oltre Manica hanno lasciato l´anima e il cuore ascoltando il brit pop degli anni ´90 (Pulp, Suede e tanti altri), dove questo disco si sarebbe trovato completamente a suo agio. Un set ricco di fantasia, creatività e divertimento, ma sicuramente non trova spazio l´innovazione o la sperimentazione. Ma va bene così! |