Cara musa dell´Arte grazie di aver profuso il tuo spirito di ispirazione su Sufjan Stevens. Che con "The Age Of Adz" intraprende una strada molto pericolosa e si prepara ad immolarsi sull´altare della sperimentazione; se questo sacrificio a rinascere, ad evolvere, se a qualcosa sarà servito lo comprenderemo nel tempo. Dimenticato il folk lo-fi degli esordi, Sufjan abbraccia l´elettronica e la innesta sul suo patrominio di influenze world, folk e di cantautorato ingarbugliato; ogni traccia apparirà alienante, soprattutto in certi episodi estesi, per lo zoccolo duro dei fan storici, ma chi conosce Sufjan sa che l´ambizione e la ricerca fanno parte del suo essere artistico. Epico ed interessante. |