Non ha bisogno di presentazioni Yann Tiersen, ma forse deve anche convivere con l´ombra lunga di venire associato quasi esclusivamente all´ingombrante "Favoloso mondo di Amélie"; invece è un artista completo, oltre che bravissimo nel creare atmosfere palpabili che si materializzano davanti agli occhi solo con i suoni. Questo EP è fortemente influenzato dalla scomparsa della madre e di un caro amico avvenute durante le fasi di registrazione, e difatti esprime la caducità e l´Assoluto della vita con poche pennellate materiche (soprattutto in Dark Stuff); tracce che descrivono parabole, crescendo che vanno smorzandosi, come il ciclo della stessa vita. Un tributo ai lunghi addii e a chi rimane.
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