Ad appena un anno dalla rivelazione con “Tempi Bui”, la band milanese torna un nuovo lavoro: il sound è quello aggressivo del precedente, ormai segno caratteristico del trio, anche se salta subito all´orecchio l´uso massiccio di strumenti elettronici prima pressoché esclusi; i testi virano questa volta verso una sorta di flusso di coscienza che apre ogni brano a molteplici letture, in totale opposizione agli esempi precedenti che avevano nella schiettezza il proprio punto di forza. Un passo avanti per certi versi e uno indietro per altri, ma comunque che conferma come questa sia una delle realtà giovani più interessanti del panorama italiano in bilico fra musica indipendente e di massa.
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