Dopo l´ottimo debutto di “Thirst For Romance”, risalente ormai a tre anni fa, si è generata parecchia attesa su questo nuovo album degli inglesi Cherry Ghost, un´attesa a cui la band ha messo fine confermando le buone impressioni e creando un ottimo album in cui finalmente il gruppo smette di suonare come una semplice estensione del cantante, compositore e leader Simon Aldred e inizia invece ad apparire sempre più come un organico coeso. Un rock britannico anagraficamente giovane ma già maturo, che sa di Coldplay e Doves, calato in un´oscurità e una melanconia che qua e là si illumina negli arrangiamenti solari e su cui si impianta perfettamente la timbrica vocale alla Morrisey di Aldred.
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