Terzo album per il cantautore milanese, un´opera interamente dedicata al tema del superamento del dolore amoroso: questo il solco tracciato dalla title track che apre il disco, canzone infarcita di rock psichedelico che segna anche qual´è il tono generale del disco. Dal punto di vista musicale le influenze sono molteplici, molto chiare e quasi tutte si rifanno al rock angloamericano delle ultime due decadi scorse (Radiohead, soprattutto) finendo per portare Agosta sulla via già battuta prima di lui da un lungo filone del rock italiano (Paolo Benvegnù, Perturbazione). Nulla di nuovo quindi, e anche se la scrittura dei testi è apprezzabile per quanto tendente al banale, il disco non convince.
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