Terzo album per la band canadese, discesa in California per incidere quello che dovrebbe essere il loro album di consacrazione, di riconferma delle basi gettate col precedente “In The Future” del 2008, ottimamente accolto dalla critica. Un obiettivo non del tutto centrato, però: la scrittura è buona ma l´album risulta poco convincente, troppo legato a reminiscenze rock anni ´70 che sfiorano quasi lo stereotipo. Un disco comunque ben confezionato, che sicuramente gli amanti dell´hard rock classico apprezzeranno ma che non convince perché fin troppo manieristico, dimostrazione che il quintetto di Vancouver conosce bene il linguaggio di genere ma che non lo ha fatto proprio fino in fondo.
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