Quando chiami alla produzione una figura leggendaria come quella di Chris Thomas ("For Your Pleasure" dei Roxy Music, "Anarchy In The UK" dei Sex Pistols e John Cale e i Pulp, tra gli altri), e lo metti al servizio di una band che gode di un certo hype di nicchia, allora c´è odore di roba buona. Il terzo lavoro dei Mystery Jets è una scatola meravigliosa dentro cui si odono echi del pop rock degli anni ´80, dove le tracce sono costruite seguendo una rigorosa architettura classica (Lorna Doone) e riservano ai fan l´ennesima sorpresa, a seguito del prog del debutto e lo psico-pop del disco precedente; segno che la creatività è di casa, e che Blaine Harrison ha nuovamente colpito nel segno. |