Da qualche anno Eugene Hütz si è trasferito a vivere in Brasile, affascinato dai suoi colori, dai suoi paradossi e da quell´istinto a celebrare la vita che accomuna questa cultura latina a quella tzigana che gli scorre nelle vene. Ha bevuto la copa de la vida, Eugene, e ha incominciato a trasudare una nuova direzione creativa per i suoi Gogol Bordello. A 3 anni da "Super Taranta!" (ripetizione divertente ma tutto sommato sterile) arriva "Trans-Continental Hustle", il 5° album studio: ed è subito una baraonda sovranazionale di generi dove la patchanka incontra samba e bossa nova, dove la melanconia tzigana sospira a braccetto con la suadade ed il Carnevale di Rio si trasferisce nei campi sconfinati dell´Ucraina. Ed è un pastiche meraviglioso, un invito ad una festa popolare di violini e maracas, ad un baccanale dell´amore collettivo mentre altrove si svolgono rituali magici e si muore poveri e felici; la produzione di Rick Rubin riesce poi a far emergere l´animo ruvido e maschile da trascinatore di Hütz, che riverbera nudo e onesto come mai prima. L´incipit Break The Spell è muscolare e armonico, un faux pas hard rock che serve solo ad accendere la fiamma; le intenzioni sono chiare già da In The Meantime In Pernambuco, dove la chitarra acustica e le maracas sono indicatori di stile evidenti, ed i violini vengono suonati come se fossero fischietti da samba. Mi Companjera è una febbricitante memoria d´amore incitata dalla fisarmonica, poi è Brasile senza appello (con tanto di citazione della lambada, sezione ritmica trainante e innesti mistici vudù) in Raise The Knowledge, così come nel Carnevale di Rebellious Love, nella suadade di Sun On My Side e nell´incontro con i nomadi latini in Uma Menina Uma Cigana. Il manifesto dei Gogol Bordello è però la title track: "I´m on a quest for never rest with my contaminated friends ... Amalgamation is on our way". "Trans-Continental Hustle" è pura energia primordiale che ancora una volta dimostra quanto i Gogol Bordello riescano a dettare per primi le regole della contaminazione popolare. Con stile. |