Potevano benissimo essere la classica band incensata dalla stampa per via di una manciata di ottimi singoli senza seguito a venire, invece i londinesi We Have Band hanno per fortuna voluto strafare. “WHB” è un debutto incredibile. Riesce a mantenere alta la soglia di attenzione e l’entusiasmo per tutte e 12 le tracce, mischiando con fare eclettico i generi (elettronica, rock, punk, guitar pop, psichedelia, dance); le influenze/ispirazioni si sentono, dai Bloc Party (su tutte Buffet, e poi la voce di Darren Bancroft è così ‘okerekiana’) ai Talking Heads (Centrefolds & Empty Screens), dai Joy Division (Love, What You Doing e Divisive), i beat da videogame (l’incipit di Hear In The Cans) o che fanno tanto Rapture. E poi quei crossover di generi che i tre ci restituiscono con una forte personalità, come Oh!, You Came Out (dove è l’ipnotica De-De a cantare) e WHB, accomunati tutti da un unico imperativo: ballate! Vincitori dell’Emerging Talent Contest del Glastonbury appena passato, gli We Have Band dimostrano di avere un’energia ed un’alchimia palpabile che non ha molti eguali tra band così giovani ed ‘inesperte’. La produzione di Gareth Jones (Depeche Mode) è il sigillo inappuntabile a chiusa di tutto. |