“Static Transmission” è il nuovo album di Steve Wynn, fondatore dei mitici Dream Syndacate, il follow-up di “Here Come The Miracle” uscito nel 2001. Undici brani , tutte canzoni che risuonano nella nostra testa come se fossero da tempo nella nostra memoria. Rock, blues, un’alchimia capace di coniugare energia e forza con l’anima. Un’attitudine rock che subisce il fascino dei mitici Velvet Underground e dei Grateful Dead… Materiale grezzo, plasmato ancora una volta con il prezioso contributo di Craig Schumacher (Giant Sand/ Calexico).
Le canzoni di Steve hanno un filo conduttore comune: parlare della vita, delle scelte da fare, le lotte da affrontare... Uno dei brani , dal punto di vista musicale e del testo di maggiore appeal è “Candy Machine”, ma tra i più estetici è “Maybe Tommorrow”, una sinfonia per il 21° secolo. Ogni canzone ha un suo sound distinto, dal sapore solare di “California Style” alla forza espressa dalle note di “Amphetamine”. Senza fare una cernita obbligata , ogni traccia ha una sua storia da raccontare, ha un suo messaggio da trasmettere, dall’apertura con “What Comes After”, alla chiusura affidata a “Fond Farewell”.
Un classico del genere , quel rock che non stanca mai, che in mezzo alla miriade di contaminazioni ha un posto di privilegio, sempre fedele, con semplici ma efficaci schemi musicali. Ascoltare questo nuovo set è una delizia, ricordasi che esistono artisti legati alle tradizioni, che sanno evolversi inserendo dei testi assolutamente originali e attuali.
Un disco solido, compatto , chiaro nelle sue intenzioni, ideale per chi non cerca sperimentazioni sonore , ma ama il rock .
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