Il Guardian (sempre attento ai nuovi suoni) li ha definiti “il lato oscuro del synth”; l’apertura Cebe And Me lo conferma, ricordando in più punti le dinamiche dei migliori Von Südenfed, e il concetto viene ribadito in Heaven Was Full, vischiosa e opaca in stile Depeche Mode. Rimandi e reminescenze a parte, quello che spicca in “Love Comes Close” è la personalità con cui i Cold Cave rimaneggiano gli spunti anni ’80 e riescono a proporre un suono deciso e composito (new wave? Industrial? Ci sono pure quelle), gettando a piene mani la “trappola” del pop da innamoramento subitaneo. Non ci fanno mancare nemmeno la voce da baritono vissuto. Tutto è dark. Non se ne esce indenni: o si ama o si ama. |