C’è una forte tensione espressiva nel disco de Le Mani, una tensione che scaturisce dall’unione del pop nostrano con un sound rock di chiara influenza statunitense: “Anno Luce” è un album solido, dove sui riff potenti e dark della chitarra di Antonio e delle tastiere di Angelo, sorretti dalla solidissima base ritmica creata da Marco e Francesco, si innesta la voce pulita e fortemente melodica di Gigi. Il punto focale dell’energia generata da Le Mani è sicuramente la capacità di trasferire su disco l’atmosfera del palco, di quelle decine e decine di esibizioni dal vivo affrontate nel corso degli anni, oltre all’indubbio fiuto che questi cinque ragazzi hanno per la scrittura, in particolare per quanto riguarda la potenza lirica e per l’estrema orecchiabilità, tanto che molte canzoni del disco rimangono immediatamente in mente, come nel caso di Lentamente o Il giorno migliore: impossibile già al primo ascolto non lasciarsi trasportare dal pezzo e ritrovarsi a cantare il ritornello. |