Un progetto insolito per l´Italia, questo, per quest´Italia assopita dai prodotti discografici patinati e studiati a tavolino. Ed è forse proprio perché il fulcro artistico di questo piccolo monolite rock è il francese Amaury Cambuzat, italiano solo per adozione, che porta in questa sua nuova formazione tutto l´energia dei suoi Ulan Bator assieme all´amore per i kraut rock e la new wave. Solo otto tracce, scritte e registrate nell´arco di cinque giorni, interamente realizzate in presa diretta e con macchinari analogici; otto tracce che nella loro brevità raccontano un intero mondo: sporco, sudato, allucinato, a volte estatico e a volte lugubre. Insomma, intimamente e profondamente rock. |