Giochi di parole, contorsioni e mai una parola lasciata al caso. Tutto ha un peso in questo lavoro, come in tutte le opere di Niccolò Fabi. Dopo un interessante lavoro solo strumentale intitolato "Violenza 124" dove ha fatto da regista a numerosi artisti che hanno interpretato una traccia comune, è tornato vestendo i panni del regista e attore contemporaneamente. Le sue canzoni sono storie che raccontano di guardare le cose da più punti di vista, sono quello che un oggetto potrebbe diventare e c´è il racconto di un´eserienza. Che poi ognuno di noi potrà riutilizzare anche solo per accompagnarsi a qualcosa, potrà stravolgere e adattare alla propria pelle. C´è anche Attesa e Inaspettata, che racconta l´esperienza di generare vita. Che come lui racconta, “è la sfida più grande essere genitori oggi e cercare di allevare una generazione che non sia qualunquista. Bisogna essere molto attenti e cauti nella selezione delle informazioni”. |