I sogni son desideri, chiusi in fondo a... quest’album. Il sogno è uno, il “Giannadream”, ma si sgretola in stelle e perle da ammirare e in cui addentrarsi per cogliere l’anima di Gianna Nannini. E anche la nostra. La cantautrice senese continua a stupire, e dopo la rinascita artistica del 2006 con il capolavoro melodico “Grazie”, riesce anche stavolta ad incastrare un prezioso tassello della sua impeccabile carriera. Non siamo qui a dispensare rose, fiori e complimenti gratuiti. “Giannadream” non riesce ad eguagliare l’impatto emotivo del suo predecessore (basti ricordare pezzi come Sei nell’anima e Grazie). Eppure il sogno di Gianna è talmente ricco di sfumature che il paragone si perde tra i colori di ogni nota. Nella teatrale Attimo, che apre il disco con la collaborazione seduttiva dell’attrice Valeria Solarino. Nelle dolceamare Maledetto ciao, con i Cori Himba dalla Numidia, e Bambolina, seguito perfetto dell’irriverente tormentone Io. Gianna si affida alle cure dell’ormai onnipresente Wil Malone e di Cenzo Townshend (U2, Bloc Party) e regala, oltre a dieci splendide canzoni, anche la sua personalissima interpretazione dei sogni: solo questi, infatti, sono veri. Capito, signori Freud e Marzullo? |