Quando Brandon Bethancourt si rifugiò in Alaska per sei mesi con il suo portatile a registrare musica ne riemerse con il nome perfetto per la sua band: Alaska In Winter. Dietro così poca fantasia si cela un progetto elettronico che ha coinvolto, tra gli altri, anche Zach Condon dei Beirut e Heather Trost di A Hawk And A Hacksaw, e che traspira in ogni nota il suono della Berlino tanto amata in un pop sintetico costellato di cristalli di ghiaccio. L’effetto è un po’ cantilenante, con il vocoder perennemente in agguato, e quell’aria underground mitteleuropea che o si ama o si odia; come imbarcandosi per un lungo viaggio in nave, il su e giù per le 12 tracce mette un pò in subbuglio lo stomaco. |