Povera Imani Coppola. Dopo aver segnato la storia di MTV (ricordate Legend Of A Cowgirl? Forse no, era il 1997) ed inciso un solo album la sua etichetta le diede il benservito. I sette dischi successivi, tutti autoprodotti, hanno reso il declino più lento ma inesorabile. Come ritornare a galla? Semplice. Prendere un Dj/producer, Alan Pallin, dare un nome abbastanza incisivo al duo (in prestito da Little Jackie Wants To Be A Star di Lisa Lisa & Cult Jam) ed ispirarsi liberamente ad Amy Winehouse & Co. per un ritorno ad effetto nel pop. Ma non è così facile, cara Imani. La semi-hit The World Should Revolve Over Me non basta, affatto. I testi sono lodevoli, ironici, da linguacciuta ragazzaccia che non le manda a dire, ma il piglio di “Black To Black” è lontano chilometri. E Pallin non ha le conoscenze musical architettoniche di Mark Ronson, tali da plasmare un pezzo anonimo in un classico. In “The Stoop” i pezzi sono memorabili semplicemente perchè sono uno identico all�altro. Povera Imani. Sognare di diventare una cowgirl e restare imbambolata su un cavallo a dondolo.