“Voglio tracciare un solco con il passato!” questo il proclama del poliedrico Steve Mason all’alba dell’uscita del suo nuovo album, primo da solista sotto lo pseudonimo Black Affair. Terminata l’avventura con la Beta Band, probabilmente non pienamente appagato dal progetto King Biscuit Time, modifica il tiro immergendosi in un lavoro che, in sostanza, è una dichiarazione d’amore per l’electro-pop e il funk digitale. Una sorta di revisione in chiave modernista che miscela l’electro d’annata con la techno di Detroit e l’acid music di fine ottanta. Tante le citazioni. Vincent Clark, Yazoo, New Order, Kevin Saunderson, Blancmange, ma fra tutti spiccano i Kraftwerk, i padri indiscussi del genere. |