Facile. È facile arrivare al capitolo discografico numero due con un parterre di ospiti e producer come Kanye West (American Boy), Mark Ronson (Magnificent), will.i.am (Wait A Minute), John Legend (You Are), Cee-Lo (Pretty Please) – giusto per pescare i più “cool” - e ritrovarsi nelle orecchie un lavoro perfetto. Troppo facile. La difficoltà è nello stare al passo, seppure qualche gradino più in basso, con personalità così spiccate che potrebbero intascare la scena e rendere il tutto comunque a cinque stelle. Estelle riesce a condividere e primeggiare, nel ruolo difficile di interprete, rapper e, perchè no, di donna. “Shine” sembrerà pure una compilation, ma con i fiocchi da tappeto rosso. |