Provaci ancora, Craig. Riconosciamogli che sopravvivere ad un disco come “Born To Do It” è impresa al limite dell’impossibile, e difatti i due tentativi a seguire sono stati come i fogli derivati dalla copia carbone, ma a 26 anni e a quota 13 milioni di dischi venduti non ci si perde d’animo, e se si vola basso si impara a rialzarsi. Fidatevi di lui. Stavolta ci siamo. Il segreto? Cambiare rotta, lasciarsi andare, non avere paura ed osare: una spruzzatina di latino (andare a Cuba è un toccasana!), un hook benedetto da Mr Bowie in persona (Hot Stuff), assolutamente bandite le smancerie. Per il resto, è sempre Craig. C’è ancora tanta voglia di divertirsi – stavolta, però, decide lui come. |